Incunabulum. JOHANNES A CURRIBUS. De Coelesti vita. JOHANNES A CURRIBUS, Ferrari…
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Incunabulum. JOHANNES A CURRIBUS. De Coelesti vita.

JOHANNES A CURRIBUS, Ferrariensis. De Coelesti vita.Venezia, Matteo Capcasa, per Hieronymus Blondus, 1494 Folio, mm. 300x205; Legatura in pergamena, realizzata utilizzando un foglio membranaceo trecentesco; cc. 72, così numerate: [1, con il titolo], II-LXXI, [1, Registro]; carattere tondo, 44 linee, titoli correnti sul margine superiore; titolo stampato in rosso con marca tipografica, iniziali ornate incise in legno. Restauro al margine inferiore destro dell’ultima carta, bell’esemplare con ampi margini. Prima edizione. Dedicata a Borso d’Este, il De caelesti vita è un’opera filosofica e teologica scritta intorno al 1450. L’incunabolo si compone di quattro trattati: De natura animae rationalis; De immortalitate animae; De inferno et cruciato animae; De paradyso et felicitate animae. Il testo è costellato di riferimenti eruditi ai filosofi della Grecia classica: Socrate, Aristotele, Zenone, Epicuro e, sopra tutti, Platone, così come agli scritti apocrifi che allora circolavano sotto i nomi di Ermete Trimegisto, Zoroastro, Orfeo, e Pitagora. Numerosi sono i riferimenti anche agli autori latini, ai primi Padri della Chiesa, ai filosofi medievali arabi e latini: Seneca e Marco Aurelio, Origene e s. Agostino, Alburnasur e Avicenna, Duns Scoto e Tommaso d'Aquino. Giovanni da Ferrara combatte l’interpretazione astrologica dell’origine del mondo, e critica la dottrina di Averroè sull’unità dell’intelletto in tutti gli uomini, che aveva avuto ampia eco fra i filosofi aristotelici a partire dal XIII secolo. Secondo BMC esistono due tirature dell’incunabolo: questa, conforme all’esemplare censito in Iccu, è la tiratura nella variante con differenze nel titolo, alla prima linea della carta 9 e nel colophon. Goff J313; HC 6982*; BMC V, 485; IGI 5260.

Incunabulum. JOHANNES A CURRIBUS. De Coelesti vita.

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