TASSO. La Gerusalemme liberata. 1673

TASSO, Torquato. La Gerusalemme liberata. Adornata con bellissime figure a ciascun canto.Venezia, per Giacomo Hertz, 1673. 4to piccolo, 220x165 mm., legatura coeva in pelle. Pp. 16 nn., pp. 244. 20 tavole incise su rame all’inizio di ogni canto. Testatine con l’argomento di ogni canto. Fregi, iniziali e finaline xil.Testo su due colonne. Timbri di biblioteca estinta al frontespizio. Dorso restaurato. Leggero foxing e qualche piccolo difetto all’interno dell’opera. Bell’esemplare marginoso. L’idea del frontespizio è presa dall’edizione del Castelli del 1617. Le figure, comparse nell’edizione dello Scaglia del 1625 sono parte di Francesco Valegio (Valesius), parte di Giacomo Valegio e parte di altri incisori che danno molto pregio a questa edizione.Valegio Giacomo lavorò a Verona dal 1548 al 1587. Valegio o Valesius Francesco è ancora più celebre del primo. Pittore, incisore, nacque a Bologna nel 1560. Celebre per una serie di stampe o incisioni sulla Vita degli Eremiti e raccolte nell’opera “Illustrium anachoretarum elogia” scritta da Cavacius Jacobus, Venetiis, Tip. Pinelliana 1625. Le due incisioni dei canti V e XIV sono firmate con la sigla di un “O” sormontato da una “T”. Questo monogramma serve di marca a dei quadri del Gabinetto di Fiandra ed anche di qualche quadro o stampa del Tiziano. Cfr. su questa affermazione Fr. Brulliot. Dict. Des monogrammes, Marques Figurés, Lettres Initiales, Noms abrégés avec lesqueles: Peintres, dessinateurs, graveuers ont designé leurs noms, vol. I p. 396, vol. 3 p. 176. Dedica all'abate Michele Capellari (1630-1717), segretario di Cristina di Svezia. L'editore Hertz firma la lettera dedicatoria all'abate Capellari. Cfr. Guidi, Annali, p. 29.